Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025 rappresenta un documento di indirizzo nazionale stilato al fine di armonizzare le strategie vaccinali in atto nel Paese garantendo alla popolazione (indipendentemente da luogo di residenza, reddito, livello socioculturale e status giuridico) i pieni benefici derivanti dalla vaccinazione, intesa come strumento di protezione sia individuale che collettivo. Il nuovo documento, ora al vaglio della Conferenza Stato-Regioni, ancor più dopo gli avvenimenti pandemici, oggi disegna le strategie vaccinali per il prossimo triennio.
Pertanto, sottolineando come l’eliminazione e la riduzione del carico delle malattie infettive prevenibili da vaccino rappresenti una priorità per il nostro Paese, appare evidente la necessità di adottare un Piano nazionale che contenga un Calendario Vaccinale di riferimento, condiviso, sostenibile, al passo con le evidenze scientifiche e basato su un razionale chiaro e accettabile per tutti gli interlocutori istituzionali e professionali.
Uno dei punti principali del Piano, spiega all'ANSA il Direttore Prevenzione del Ministero della Salute Gianni Rezza, è che "per la prima volta il calendario vaccinale viene sganciato dal PNPV, che è di durata triennale, e potrà dunque essere aggiornato annualmente". Un cambiamento "importante, poichè in questo modo eventuali nuove vaccinazioni o modifiche potranno essere introdotte più facilmente ed in tempi rapidi".
La proposta del nuovo PNPV ha suscitato una prima riflessione all'interno dell'Associazione Nazionale Assistenti Sanitari che ha quindi formulato alcune osservazioni concentrandosi in particolare sui temi "Organizzazione e risorse" e "Formazione universitaria".
Il Campus di Santa Monica di Cremona dell'Università Cattolica del Sacro Cuore ospiterà, il 25 marzo 2023, il Convegno nazionale AsNAS "Il valore della prevenzione e della promozione della salute per la comunità".
Nella realtà operativa attuale, caratterizzata dalla carenza di risorse appropriate e dalla mancanza di orientamenti chiari e coordinati per la realizzazione di politiche preventive, il convegno si propone di analizzare il lungo e difficoltoso cammino della prevenzione, alla luce della presenza degli Assistenti sanitari nel nostro Paese, dopo oltre un secolo di storia della professione e dopo 25 anni dall’emanazione del profilo professionale. La giornata di approfondimento permetterà un confronto sul percorso delle politiche di prevenzione e la condivisione di metodologie, pratiche e strumenti utili agli Assistenti sanitari per continuare ad essere costruttori di salute all’interno delle comunità. Infatti, l’evento contribuirà alla consapevole necessità di tenere viva una cultura di prevenzione radicata su solidi principi culturali e scientifici.
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È online il rapporto finale della prima edizione della Sorveglianza Bambini 0-2 anni che, tra dicembre 2018 e aprile 2019, ha coinvolto quasi trentamila madri, con tassi di partecipazione superiori al 95% in tutte le Regioni che hanno aderito (Piemonte, Valle d’Aosta, Provincia Autonoma di Trento, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna). I determinanti indagati comprendono: l’assunzione di acido folico in epoca periconcezionale, il consumo di tabacco e di bevande alcoliche in gravidanza e in allattamento, allattamento, la lettura precoce in famiglia, l’esposizione dei bambini a schermi (televisione, computer, tablet o cellulare), la posizione in culla, le intenzioni vaccinali, la sicurezza in casa e in auto. Vengono, inoltre, rilevate variabili socioeconomiche che consentono alla Sorveglianza di cogliere non soltanto diseguaglianze a livello territoriale, ma anche tra diversi sottogruppi di popolazione individuando quelli maggiormente esposti ai fattori di rischio.
La Giornata dell’Assistente sanitario è un evento annuale istituito con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza di questa figura che opera nella sanità pubblica. La data scelta per la ricorrenza è il 21 novembre che richiama simbolicamente un importante avvenimento del 1986: la sottoscrizione della “Carta di Ottawa per la promozione della salute”.
Questo documento è ancora oggi uno dei punti cardinali per gli Assistenti sanitari, professionisti che hanno sempre avuto una vocazione orientata ai temi del benessere e che da oltre cento anni si impegnano per la tutela della salute e dell’uguaglianza sociale. In tal senso, questa figura “costruisce” salute valorizzando le risorse personali e sociali e preservando e potenziando le capacità fisiche di ciascuno.
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