Nella sesta edizione in evidenza l’impegno degli Assistenti sanitari per una salute integrata e globale
Anche quest’anno, il 21 novembre si celebra la Giornata dell'Assistente sanitario, un appuntamento significativo per riconoscere e valorizzare l’importante contributo degli Assistenti sanitari nel contesto del sistema sanitario e sociale italiano. Questa data coincide con l’anniversario della sottoscrizione della Carta di Ottawa per la promozione della salute, avvenuta nel 1986, documento fondamentale che sancisce i principi guida per la promozione della salute a livello globale. L’edizione del 2024 segna la sesta celebrazione ufficiale di questa giornata in Italia, un’opportunità preziosa per evidenziare l'impegno, la professionalità e il ruolo essenziale degli Assistenti sanitari nella promozione della salute pubblica, nella prevenzione delle malattie e nel miglioramento della qualità della vita delle persone. In particolare, gli Assistenti sanitari svolgono un ruolo chiave nel promuovere l'educazione alla salute e nel sostenere la prevenzione e la gestione di patologie croniche e infettive.
Quest'anno, l'Associazione Nazionale Assistenti Sanitari (AsNAS) ha scelto un tema di grande attualità e rilevanza: One health for the best health – Una “salute unica” per una salute migliore. L’iniziativa vuole sottolineare il ruolo centrale che gli Assistenti sanitari possono ricoprire nella promozione del concetto di One health, un approccio innovativo che riconosce l’interconnessione tra la salute umana, animale e dell’ecosistema, ponendo le basi per interventi sanitari e sociali più efficaci e sostenibili.
Un approccio integrato alla salute: “One health”
One health è una prospettiva che si basa sulla consapevolezza che la salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente sono strettamente legate e interdipendenti. In un mondo caratterizzato da emergenze sanitarie, cambiamenti climatici e crescente resistenza antimicrobica, l’approccio One health mira a favorire una collaborazione multidisciplinare tra settori sanitari, veterinari e ambientali, al fine di costruire un sistema sanitario più resiliente e sostenibile.
Il ruolo degli Assistenti sanitari nel concretizzare One health
Gli Assistenti sanitari possono giocare un ruolo di primo piano nel concretizzare le azioni di One health, grazie alla loro formazione specifica in prevenzione e promozione della salute e alla capacità di operare a stretto contatto con la comunità.
L’idea di "promozione della salute" nel contesto di "One health" non si limita solo agli esseri umani, ma include anche la salute degli animali e dell'ecosistema. Per ottenere una vera salute globale, è necessario estendere il concetto di benessere oltre la dimensione umana, coinvolgendo direttamente le persone e le comunità nel prendersi cura dell'ambiente e degli animali.
L'approccio One health porta con sé un forte richiamo a un impegno collettivo: le persone e le comunità devono comprendere che la loro salute dipende anche dalla salute della "biosfera" (cioè l'intero ecosistema che sostiene la vita sulla Terra). Pertanto, devono attivarsi per sostenere la natura, adottando stili di vita e politiche che preservino l'ambiente e proteggano le altre specie viventi.
Gli Assistenti sanitari possono contribuire al necessario cambiamento di cultura, che vede la salute umana come interdipendente da quella del mondo naturale; possono essere inoltre fautori di un'azione concreta e collettiva per promuovere un equilibrio che includa tutte le forme di vita e l'intero ecosistema.
Ecco come il loro contributo può fare la differenza:
Un’occasione per riflettere e agire
La Giornata dell'Assistente sanitario 2024 rappresenta quindi un'opportunità per riflettere sull’importanza di questa figura professionale e per promuovere un approccio integrato alla salute, capace di rispondere alle sfide globali in modo innovativo e sostenibile. Investire sul ruolo di questa professione significa non solo rafforzare la sanità pubblica, ma anche promuovere un approccio innovativo e sostenibile alla tutela della salute globale.
Cremona, 21 novembre 2024
Da sabato 16 a domenica 24 novembre 2024 si terrà in tutta Italia la Settimana Nazionale Nati per Leggere (Npl).
Operatori e volontari Nati per Leggere organizzeranno momenti di letture e seminari di sensibilizzazione con le famiglie nei comuni italiani aderenti per sostenere il Diritto alle Storie delle bambine e dei bambini. Lo slogan fondante di Npl è “Andiamo Diritti alle Storie!” un gioco di parole che scandisce i passi verso questo diritto imprescindibile delle bambine e dei bambini.
Il focus scelto per quest’anno, attingendo ai 10 buoni motivi per leggere assieme ai nostri bambini e bambine, è Leggimi perché me ne ricorderò.
La Settimana nazionale Nati per Leggere è stata istituita nel 2014 per promuovere il diritto alle storie delle bambine e dei bambini. Il periodo è stato scelto poiché il 20 novembre ricorre la Giornata Internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
Dal 1° al 7 ottobre 2024 ricorre la Settimana Mondiale per l’Allattamento, evento promosso in Italia dal Movimento Allattamento Materno Italiano, che intende sostenere, promuovere e sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto all’allattamento al seno. “Stop alle disuguaglianze, sostegno a 360°” è il motto scelto per questa SAM2024 per sottolineare l’importanza di rafforzare il supporto all’allattamento come misura fondamentale per ridurre le disparità sociali.
Venerdì 11 ottobre 2024 dalle ore 14:30 si terrà la FAD sincrona accreditata ECM dal titolo "METODOLOGIA DELLA RICERCA SCIENTIFICA APPLICATA ALLA PROFESSIONE DI ASSISTENTE SANITARIO" organizzato dalla Commissione di albo degli Assistenti sanitari dell'Ordine TSRM e PSTRP di Cremona, con il patrocinio di AsNAS - Associazione nazionale Assistenti sanitari.
In qualità di società scientifiche di area sanitaria, dati i nostri obblighi professionali incentrati sulla tutela e la promozione della salute, sentiamo urgente la necessità di esprimerci pubblicamente e congiuntamente a favore della pace e contro la guerra in tutte le aree del pianeta.
Gli scontri armati hanno continuato in questi anni a martoriare molti paesi: nel 2022 si è registrato il più alto numero di conflitti armati dalla fine della seconda guerra mondiale e ora, nel 2023, questa tendenza si conferma drammaticamente in un’ulteriore spirale di violenza che coinvolge non solo Ucraina e Medio Oriente, ma anche numerosi altri luoghi, in assenza di iniziative efficaci a favore di soluzioni diplomatiche e nonviolente.
Partendo dai principi etici e umanitari di difesa della salute che caratterizzano le nostre professioni, riteniamo che non vi siano mai giustificazioni all’uso della guerra per risolvere le controversie tra i popoli, come esplicitamente affermato dalla Costituzione italiana1 e dalla Carta delle Nazioni Unite,2 che rifiuta la dottrina della ‘guerra giusta’.
Condividiamo e riaffermiamo con forza quanto sostenuto dalla Carta di Ottawa,3 documento a cui la comunità di sanità pubblica internazionale si ispira, secondo cui la pace è il primo dei prerequisiti fondamentali per la salute. Solo in seconda battuta vengono elencati l’abitazione, l’istruzione, il cibo, un reddito, un ecosistema stabile, le risorse sostenibili, la giustizia sociale e l’equità. Tutti fattori egualmente compromessi o distrutti dalla guerra, con effetti che perdurano ben oltre la cessazione delle ostilità.
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