C'è stato un tempo in cui l’Assistente Sanitaria Visitatrice, in impeccabile divisa, si recava nelle case, nelle scuole, nei collegi e ovunque venisse segnalata una malattia infettiva. Il suo compito? Rintracciare la fonte del contagio, educare famiglie e comunità, e interrompere la diffusione della malattia.
Questo è solo un esempio delle funzioni identificate per la nostra professione: una professionalità chiave per la prevenzione, capace di incidere profondamente sulla salute pubblica.
Oggi, quella memoria storica non è solo un prezioso bagaglio di esperienze, ma una guida per riflettere sul presente e costruire il futuro della nostra professione. AsNAS ha scelto di valorizzare queste radici attraverso l’attività del Gruppo di lavoro sulla Storia della professione, un'iniziativa nata per custodire e condividere il patrimonio di sapere delle Assistenti Sanitarie e degli Assistenti Sanitari.
Nella foto Concetta (al centro) ritratta sorridente tra le sue amate montagne, a testimonianza del piacere di aver contribuito a questo lavoro di ricerca, insieme a Francesca Zottele (a sinistra) e a Valeria Gorga (a destra)
Il Gruppo di lavoro
Tra i Gruppi di lavoro di interesse specialistico che AsNAS ha attivato per permettere ai colleghi e alle colleghe delle diverse regioni di confrontare i modelli di lavoro e approfondire lo studio e l’analisi di vari temi, un ruolo di rilievo, quello dedicato alla Storia della Professione si distingue per impegno organizzativo e numero di coloro che vi partecipano. Con oltre 40 membri attivi da diverse regioni, il gruppo si riunisce ogni due settimane per scambiarsi idee, documentare esperienze e approfondire aspetti poco noti della professione.
Tra gli obiettivi principali, spicca la raccolta di testimonianze storiche a livello nazionale. In particolare, il gruppo si dedica a documentare l’esperienza di colleghi e colleghe che hanno operato prima dell’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale nel 1978. Un altro obiettivo fondamentale è la valorizzazione della memoria storica della professione, riconoscendo l'importanza delle esperienze passate come strumento formativo per le nuove generazioni di professionisti. A ciò si aggiunge l’impegno nel tutelare le peculiarità della professione, portando alla luce aspetti meno noti per evitarne l’oblio. Il gruppo promuove inoltre un confronto operativo e metodologico, analizzando e comparando modelli organizzativi e metodologie sanitarie su scala nazionale. Tra le iniziative più ambiziose vi è la creazione di un archivio storico della professione, che prevede la raccolta di testimonianze orali e documenti cartacei. In parallelo, si continua a sviluppare attività editoriali che puntano a valorizzare la professione, seguendo il percorso avviato con il libro "Essere Assistenti Sanitari: guida alla Professione", grazie alla disponibilità di Giuseppina Maganuco, Lucia Cassanelli e Anna Maria Leoni.
Un appello ai Soci
Il lavoro del gruppo richiede nuove energie e contributi. Per questo, invitiamo nuovi colleghi a unirsi a questa avvincente attività di ricerca e documentazione: un'opportunità unica per contribuire al futuro della professione riscoprendone le radici.
La testimonianza di Concetta: la prevenzione è "una salvezza per la salute"
Tra le 27 testimonianze raccolte dal Gruppo da maggio 2024 ad oggi, vogliamo anticiparvi uno spoiler di quella di Concetta, Assistente Sanitaria Visitatrice trentina prossima agli 88 anni.
Concetta ha lavorato a Roma tra il 1965 e il 1984, in un periodo di grandi cambiamenti: l’introduzione della vaccinazione antipolio obbligatoria, l’abolizione di quella contro il vaiolo, e il boom demografico con tutte le sfide igienico-sanitarie delle periferie in espansione. Il Servizio igiene e profilassi delle malattie infettive dell’Ufficio igiene del Comune di Roma presso cui lavorava rappresentava l’unico punto di riferimento per l’intera metropoli.
Durante l’intervista, condotta da Valeria Gorga e osservata da Francesca Zottele della Sezione AsNAS di Trento, Concetta ha condiviso ricordi vividi e aneddoti che offrono uno spaccato unico sulla professione. Dalla gestione delle malattie infettive alle strategie di sensibilizzazione delle comunità, la sua esperienza testimonia il valore inestimabile del lavoro svolto dalle Assistenti Sanitarie Visitatrici.
Alla domanda su cosa significhi prevenzione, Concetta ha risposto con semplicità e passione: “È la salvezza per la salute”.
Grazie, Concetta, per il tuo contributo alla nostra comunità professionale. La tua storia ci ispira e ci ricorda quanto la nostra missione sia fondamentale.
Unisciti a noi!
Se anche tu desideri partecipare a questo importante progetto e contribuire a preservare la memoria della nostra professione, contatta il gruppo di lavoro all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..