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AsNAS augura a tutti un Buon Natale e un felice anno nuovo

È stato approvato il DDL Lorenzin. Le 22 Professioni Sanitarie, dopo venti anni di “odissea”, raggiungono la meta, ottengono il corrispettivo Albo di Categoria.

Dopo la L.42/99, che ha abolito l’ausiliarità, la L. 251/00, che ha introdotto la dirigenza, la L. 43/06 che ha regolamentato le professioni della salute, il provvedimento approvato oggi, completa il percorso di riconoscimento giuridico delle Professioni Sanitarie, attribuendo pari dignità.

È davvero un risultato storico che il Parlamento, pur se a fatica, consente di raggiungere soprattutto a tutela dei Cittadini costantemente esposti al fenomeno dell’esercizio professionale abusivo in ambito sanitario.

Tutte le Professioni Sanitarie hanno sudato questo traguardo e finalmente possono consegnare alle generazioni future uno scenario completamente diverso rispetto a quello preso in carico.

Con l’approvazione definitiva del ddl Lorenzin la professione di Assistente sanitario viene assegnata ad un ordine nuovo ed appropriato diverso da quello infermieristico

Da almeno vent’anni, ovvero dall’emanazione del profilo professionale dell’Assistente sanitario con il DM 17 gennaio 1997 n.69, l’Assistente sanitario è collocato nell’area delle professioni tecniche della prevenzione (art.4 Legge 251 e DM 29.03.2001) e formato nelle Università nella Classe delle lauree in professioni sanitarie della prevenzione (DM 2.4.2001) e ciò nonostante costretto ad appartenere, dal punto di vista ordinistico, ai Collegi IPASVI, istituiti con una legge di 63 anni fa e non più adatti a rappresentare una professione, quella dell’Assistente sanitario, che nel frattempo si è profondamente evoluta acquisendo una propria specificità ed autonomia culturale, scientifica, formativa, deontologica e professionale prima ancora che normativa.

“Il Ddl Lorenzin deve essere calendarizzato e approvato al più presto: non ci sono più ragioni per un ulteriore rinvio, né i professionisti della Sanità sono disposti a perdere l’occasione per veder realizzate novità di cui hanno bisogno, che chiedono da anni e che in questa legislatura si sono concretizzate nel Ddl del ministro”.

Nessun dubbio per i presidenti delle associazioni e Federazioni rappresentative delle 22 professioni sanitarie: circa 700mila professionisti. Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale Ipasvi, Maria Vicario, presidente della Federazione nazionale delle ostetriche, Alessandro Beux, presidente della Federazione nazionale dei tecnici sanitari di radiologia medica e Antonio Bortone, presidente del Conaps, Coordinamento nazionale delle professioni sanitarie, danno un secco ultimatum con la loro richiesta.

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