Il Quaderno "La salute e la sicurezza del bambino" è stato pubblicato da INAIL con l'intenzione di sensibilizzare tutti coloro che sono a contatto coi bambini sulle principali tipologie e/o situazioni di rischio, offrendo suggerimenti validi per la prevenzione.
Rivolto in particolare a genitori e persone di sorveglianza, il volume parte dalle statistiche sugli infortuni domestici in età pediatrica, prima causa di morte per i bambini nei paesi occidentali, per poi fornire informazioni sulle possibili fonti di pericolo negli ambienti domestici e sugli stili di vita che rappresentano un fattore di rischio per la salute dei bambini.
Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha inviato oggi alle scuole la circolare che contiene le prime indicazioni operative per l'attuazione del decreto-legge n.73 del 7 giugno 2017, convertito con modificazioni dalla legge n. 119 del 31 luglio 2017, in materia di prevenzione vaccinale.
La circolare si apre con una premessa sulla legge e sulle sue finalità e prosegue con le indicazioni per le istituzioni scolastiche, a partire da quelle per la gestione della fase transitoria prevista per gli anni scolastici 2017/2018 e 2018/2019.
Le premesse
La legge - ricorda la circolare - intervenendo sull'obbligatorietà delle vaccinazioni, assicura a tutta la popolazione, in maniera omogenea sul territorio nazionale, le azioni dirette alla prevenzione, al contenimento e alla riduzione dei rischi per la salute pubblica. L'estensione della vaccinazione rappresenta, pertanto, un progresso nella tutela della salute della collettività e di ciascuna persona. Il Parlamento e il Governo hanno lavorato insieme, in sede di conversione del decreto-legge, per far sì che le scuole possano collaborare alla tutela della salute collettiva, nell'ambito delle proprie competenze e nel pieno rispetto del diritto all'istruzione.
L'articolo 3-bis del decreto-legge, aggiunto in sede di conversione, stabilisce che, a decorrere dall'anno scolastico 2019/2020, dopo una prima fase transitoria, siano le Aziende Sanitarie Locali (ASL), una volta ricevuto dalle scuole l'elenco delle iscritte e degli iscritti sino ai 16 anni di età, a restituirlo con l'indicazione di coloro che eventualmente non risultino in regola con gli adempimenti vaccinali. Per la scuola dell'infanzia la mancata presentazione della documentazione attestante l'adempimento degli obblighi vaccinali comporterà la decadenza dell'iscrizione. Per i gradi di istruzione successivi non sono previste invece ricadute sull'accesso al servizio scolastico.
Nel dicembre 2013 la prestigiosa rivista americana Science ha collocato l’immuno-oncologia al primo posto della “top ten” delle più importanti scoperte scientifiche dell’anno. Una scelta apparentemente azzardata, se si considera che questa nuova arma terapeutica fino ad allora aveva dimostrato di essere efficace solo in specifiche malattie tumorali, come il melanoma, ma pienamente condivisibile, alla luce delle sperimentazioni che nei mesi successivi hanno evidenziato l’enorme potenziale di queste terapie anche in molte altre forme di cancro. Il melanoma ha infatti rappresentato il modello per la sua applicazione, ora questo approccio innovativo si sta estendendo con successo a molti tipi di tumore, come quelli del polmone, del rene, della vescica e del distretto testa-collo. Ecco perché possiamo affermare di essere di fronte a una nuova “era” nel trattamento del cancro: una terapia capace di allungare in maniera significativa la sopravvivenza, a fronte di una buona tollerabilità. Un’arma che si affianca a quelle tradizionali rappresentate da chirurgia, chemioterapia, radioterapia e terapie biologiche. Un passo in avanti verso la sconfitta o la cronicizzazione della malattia.
La società scientifica AIOM - Associazione Italiana di Oncologia Medica si è impegnata ad informare i cittadini e far capire loro che le nuove armi sono in grado di cambiare la storia di gravi patologie: è l’obiettivo di questo libro con le 100 domande sul “pianeta” cancro.
Il Ministero della salute ha emanato la Circolare 16 agosto 2017 con le prime indicazioni operative per l’attuazione del decreto legge n. 73 del 7 giugno 2017, convertito con modificazioni dalla legge 31 luglio 2017, n. 119. La circolare contiene i modelli per l'autodichiarazione e una tabella di ausilio per il controllo dell'adempimento delle vaccinazioni obbligatorie. La norma sostituisce le indicazioni fornite con la Circolare 12 giugno 2017.
La Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute ha emanato in data 26 luglio 2017 una circolare di "Aggiornamento delle raccomandazioni di prevenzione e immunoprofilassi in relazione alla epidemia di Epatite A". Di seguito il contenuto della nota.
Dal dicembre del 2016 sono stati osservati, in Europa, diversi focolai di infezione da virus dell’epatite A. L’ECDC, attraverso la pubblicazione del Rapid Risk Assessment di dicembre 2016, febbraio e maggio 2017, rilevava che i focolai epidemici erano particolarmente diffusi tra i maschi che fanno sesso con maschi (MSM); l’aumento del numero di casi coinvolgeva 13 Paesi dell’Unione Europea ed era riconducibile a tre distinti cluster caratterizzati sulla base del sequenziamento genico dei tre ceppi virali HAV del genotipo IA responsabili: VRD_521_2016, V16-25801 e RIVM-HAV16-090. In particolare, la Spagna e l’Italia hanno riportato un considerevole incremento dei casi rispetto agli anni precedenti. In Italia, nel periodo agosto 2016-aprile 2017, sono stati notificati 1.410 casi, rispetto ai 142 osservati nello stesso periodo dell’anno precedente: l’incremento è stato di circa 10 volte (4,1x100.000 rispetto a 0,4x100.000 nell’anno precedente). L’età mediana dei casi è di 35 anni (range: 1-95), maggiore di quella osservata nell’anno precedente. Riguardo alla distribuzione per i fattori di rischio, appare rilevante che in questa epidemia l’85,9% dei casi è stato registrato nel sesso maschile (nel 2015 il 58,5% dei casi interessava il sesso maschile) e che, oltre ai fattori classicamente riconosciuti come consumi di alimenti contaminati e viaggi in zone endemiche, il 60,8% dei casi ha dichiarato di essere MSM (nel 2015 solo l’8,0% dei casi interessava MSM). Nei primi mesi epidemici il maggior numero di casi è stato osservato nella regione Lazio; in seguito è stato registrato un incremento in diverse regioni italiane, soprattutto in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Liguria e Campania. L’eccesso dei casi è presente principalmente nelle grandi città (nel Lazio, l’86% dei casi sono stati segnalati a Roma e in Lombardia, il 59% a Milano). Attualmente i dati mostrano che l’epidemia si sta diffondendo nella popolazione generale. Le analisi molecolari indicano che i soggetti interessati risultano infettati da virus con sequenza identica ai 4 ceppi epidemici isolati dai focolai presenti negli altri Paesi europei: VRD_521_2016 (UK), V16-25801 (DE), RIVM-HAV16-069 (NL), RIVN-HAV16-090 (NL); ceppi mai rilevati in Italia prima dell’estate 2016. Dei 155 casi confermati, 114 erano ascrivibili al ceppo VRD_521_2016, 35 al ceppo RIVM-HAV- 16-090, 5 al ceppo V16-25801 e solo 1 al ceppo RIVM-HAV-16-069.
© 2024 AsNAS