Si è tenuto ieri presso il Polo Universitario delle Professioni Sanitarie Claudiana di Bolzano il convegno organizzato dalla locale Sezione dell’Associazione Nazionale Assistenti Sanitari (AsNAS), un’importante giornata di studio e confronto dedicata ai futuri sviluppi della prevenzione sanitaria.
L’evento ha visto la partecipazione di numerosi professionisti e studiosi del settore, che si sono confrontati su tematiche cruciali legate all'invecchiamento della popolazione, all'incremento delle patologie croniche e alla necessità di strategie innovative per la prevenzione e la diagnosi precoce.
Dal 9 al 12 novembre i padiglioni della Fiera Bolzano hanno ospitato la tradizionale Fiera d'Autunno. Presente tra gli espositori anche l'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige che ha allestito uno spazio dedicato ad alcuni Servizi.
Tra questi, le colleghe assistenti sanitarie dell'Unità di Sorveglianza Epidemiologica erano presenti per brevi consulenze sul concetto di salute e indirettamente la promozione di comportamenti favorevoli ad essa. Presenti anche nello stand del Servizio Igiene e Sanità Pubblica assieme ai medici igienisti con il tema vaccinazioni in gravidanza e viaggiare sicuri.
Plaude all’iniziativa anche il consiglio direttivo di AsNAS Bolzano che si congratula con le colleghe per la loro immancabile presenza e per l’ottimo lavoro svolto durante questi 4 giorni.
"È anche durante queste occasioni che ci si avvicina alla popolazione e si ha la possibilità di fare promozione ed educazione alla salute in maniera efficace", commenta la Presidente di AsNAS Bolzano Elisa Bernini, che aggiunge: "Mi sono recata personalmente allo stand, notando come cittadine e cittadini abbiamo particolarmente apprezzato l’esperienza. Confrontandomi con le colleghe si conferma come l’ascolto, strumento caratterizzante della professione di Assistente sanitario, sia sempre più necessario per il benessere della popolazione."
Susanna Fongarolli, Socia AsNAS (iscritta nella Sezione di Bolzano) e Assistente sanitaria presso l’Unità Sorveglianza Epidemiologica dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, da 20 anni si occupa di educazione socio-affettiva e sessuale. Ne ha parlato in un'intervista con Stefania Cosimi per BZ news 24, che riportiamo di seguito integralmente.
Il progetto di Sabes per le scuole, che coinvolge l’educazione socio-affettiva e sessuale, si svolge in due momenti specifici. Il primo approccio avviene in quinta elementare, quando ai bambini si parla, nel corso di tre incontri, dei cambiamenti che stanno per vivere o che sentono già, riguardanti le emozioni, i sentimenti ed il proprio corpo. In terza media poi il discorso viene ripreso ed approfondito insieme alle ostetriche dei distretti, incentrato, questa volta, su screening, prevenzione e contraccezione.
Le statistiche mostrano anche che la maggior parte degli incidenti riguardanti le cadute si verificano in un ambiente familiare, cioè in casa. Salire le solite scale o recarsi in bagno, soprattutto durante la notte, può diventare pericoloso. Come spesso accade, anche in questi casi le misure preventive assumono un’importanza fondamentale.
Il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige ne è consapevole ormai da tempo ed ha pertanto lanciato l’iniziativa “Cadute, no grazie!”. L’obiettivo di tale iniziativa è quello di far conoscere al gruppo target degli over 65enni una serie di misure di prevenzione.
La brochure “Cadute, no grazie! Come prevenire le cadute”, ad esempio, contiene informazioni, suggerimenti ed esercizi mirati per rafforzare la muscolatura ed aiutare a prevenire le cadute. Vengono inoltre offerte delle serate informative gratuite che si svolgono in tutto l’Alto Adige e dove i partecipanti possono ottenere, in modo interattivo, consigli su come evitare eventuali pericoli, oltre ad essere sensibilizzati rispetto alla problematica delle cadute. Lo scopo di questi eventi è quello di portare l’attenzione dei partecipanti sui fattori di rischio, in particolare quelli che si trovano in ambiente domestico, e mostrare loro le possibili misure di prevenzione e protezione. Vengono inoltre offerti consigli sull’attività fisica per rafforzare la muscolatura e l’apparato scheletrico. Per ultimo, ma non meno importante, ai partecipanti viene mostrato come devono comportarsi in caso di caduta per riuscire a rialzarsi da soli.
L'argomento è al centro del servizio che il quindicinale "Qui Bolzano" dedica alle pagine 6 e 7 del suo numero 18/2018 (scaricabile da questa pagina).
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