Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019 (PNPV) è stato approvato dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano nella seduta del 19 gennaio 2017. Il Piano, ora, è in attesa di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Ecco le priorità del PNPV:
- Mantenere lo stato polio-free
- Raggiungere lo stato morbillo-free e rosolia-free
- Garantire l’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni nelle fasce d’età e popolazioni a rischio indicate, anche attraverso forme di revisione e di miglioramento dell’efficienza dell’approvvigionamento e della logistica del sistema vaccinale aventi come obiettivo il raggiungimento e il mantenimento delle coperture descritte più oltre
- Aumentare l’adesione consapevole alle vaccinazioni nella popolazione generale, anche attraverso la conduzione di campagne di vaccinazione per il consolidamento della copertura vaccinale
- Contrastare le disuguaglianze, promuovendo interventi vaccinali nei gruppi di popolazioni marginalizzati o particolarmente vulnerabili
- Completare l’informatizzazione delle anagrafi vaccinali, interoperabili a livello regionale e nazionale, tra di loro e con altre basi di dati (malattie infettive, eventi avversi, residente/assistiti)
- Migliorare la sorveglianza delle malattie prevenibili con vaccinazione
- Promuovere, nella popolazione generale e nei professionisti sanitari, una cultura delle vaccinazioni coerente con i principi guida del presente Piano, descritti come “10 punti per il futuro delle vaccinazioni in Italia”
- Sostenere, a tutti i livelli, il senso di responsabilità degli operatori sanitari, dipendenti e convenzionati con il SSN, e la piena adesione alle finalità di tutela della salute collettiva, che si realizzano attraverso i programmi vaccinali, prevedendo adeguati interventi sanzionatori qualora sia identificato un comportamento di inadempienza
- Attivare un percorso di revisione e standardizzazione dei criteri per l’individuazione del nesso di causalità ai fini del riconoscimento dell’indennizzo, ai sensi della legge 210/1992, per i danneggiati da vaccinazione, coinvolgendo le altre istituzioni competenti (Ministero della Difesa)
- Favorire, attraverso una collaborazione tra le Istituzioni Nazionali e le Società Scientifiche, la ricerca e l’informazione scientifica indipendente sui vaccini.Nel Piano vengono, inoltre, declinati una serie di obiettivi specifici, inclusi quelli di copertura vaccinale per tutte le vaccinazioni in Calendario.
Il nuovo Piano, oltre alle vecchie vaccinazioni (contro difterite, tetano, polio, epatite B, Hib, pertosse, pneumococco, morbillo, parotite, rosolia, meningococco C nei nuovi nati, HPV nelle ragazze undicenni e influenza nei soggetti di età ≥65 anni) introduce le vaccinazioni anti-meningococco B, anti-rotavirus e antivaricella nei nuovi nati, estende la vaccinazione anti-HPV ai maschi undicenni, introduce la vaccinazione antimeningococcica tetravalente ACWY135 e il richiamo anti-polio con IPV negli adolescenti; prevede le vaccinazioni anti-pneumococco e anti-Zoster nei sessantacinquenni.
Tutti i vaccini contenuti nel nuovo Calendario del PNPV sono stati inseriti nel DPCM di definizione dei nuovi LEA, in attesa di registrazione presso la Corte dei conti e di pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
Il Piano riconosce la specificità della nostra categoria nel processo vaccinale; infatti, nella descrizione delle attività, delle modalità operative e delle responsabilità, il documento esplicita l’assistente sanitario quale esempio di responsabile per diverse attività che possono, invece, essere svolte dall’infermiere o infermiere pediatrico "specificatamente incaricati", solo in assenza dell’assistente sanitario.
Leggiamo il nuovo Piano in una prospettiva di rilancio, a partire dalla conferma del ruolo “elettivo” degli assistenti sanitari in questo settore, poiché figura con spazi di autonomia e formazione appropriata per il raggiungimento degli obiettivi dichiarati.
Auspichiamo che sia dato valore all’impegno da sempre profuso dalla nostra professione per mantenere la pratica vaccinale all’interno di un setting personalizzato di qualità, capace di ascolto, motivazione ed educazione alla salute, anche al fine di aumentare, con consapevolezza da parte dei cittadini, le coperture vaccinali.