
Nei vari giorni del forum abbiamo respirato un'aria davvero positiva per la nostra figura professionale, caratterizzata dal confronto e dalla voglia di collaborare in contesti multidisciplinari per elevare il livello delle prestazioni erogate dai servizi sanitari. Molti sono stati gli spunti di riflessione offerti da medici e dirigenti delle varie aziende sanitarie di tutto il territorio italiano che si fermavano al nostro stand.
Rispetto a qualche anno fa, almeno in base a quanto percepito nella realtà toscana, c'è molta più conoscenza del nostro profilo professionale e c'è la volontà, palesata da diversi soggetti, di impiegare l'assistente sanitario per potenziare la prevenzione sul territorio. Molto avvertito infatti è il problema del "sovraccarico" di accessi presso gli ospedali ad intensità di cura, dovuto, da quanto potuto riscontrare, anche a strutture territoriali carenti sia per organico che per tipologia di servizi.
Se si dovesse riassumere in poche parole quanto emerso in questi giorni si potrebbe dire: "senza un filtro strutturato e territoriale in termini di prevenzione e cura, gli ospedali ad intensità di cura si snaturano e perdono di efficacia". Pertanto, anche in relazione al nostro fondamentale ruolo come professionisti della prevenzione e della promozione della salute, la battaglia, per così dire, si sposta sulla rivendicazione della nostra presenza nelle case della salute e nelle strutture territoriali in genere oltre che nelle strutture ospedaliere e dirigenziali che riguardano risk management e qualità delle prestazioni.
In conclusione, il bilancio dell'evento è sicuramente positivo e deve essere promotore di una seria discussione a livello nazionale per il potenziamento della presenza e della figura in genere dell'assistente sanitario. [Giulia Bizzarri]